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The Flexx corsara a Torino: dopo un supplementare arriva la seconda vittoria stagionale fuori casa

I biancorossi si impongono 95-91 al termine di una partita tirata e complicata: Moore da record (22 punti, 10 rimbalzi e 5 assist) Una The Flexx formato grandi imprese sbanca il PalaRuffini di Torino e, al termine di una partita palpitante, decisa dopo un supplementare, conquista il secondo successo stagionale lontano da casa. E' stato un successo che Pistoia, nonostante un brutto approccio alla partita, ha voluto e meritato. Gli uomini di coach Esposito hanno infatti disputato una prova di qualità e volontà e, a parte qualche fisiologica ingenuità, sono riusciti a tenere alta la soglia di attenzione per tutti i 45 minuti. Torino, nonostante la grande serata di Poeta e Wilson, ha finito per pagare, nel finale, le assenze (pesanti) di Wright, Washington e Mazzola, ma attribuire il successo dei biancorossi solo a questo aspetto sarebbe ingeneroso e riduttivo. La The Flexx, dal canto suo, ha dovuto fare i conti con una situazione falli molto difficile da gestire fin dal primo quarto, e ha di fatto dovuto rinunciare a Boothe (in campo appena 9 minuti e uscito per cinque falli proprio sulla sirena del terzo periodo): Antonutti e compagni, tuttavia, non si sono perso d'animo, aggrappandosi alla strepitosa serata di Moore (22 punti, 10 rimbalzi, 5 assist e 36 di valutazione), alle triple di Okereafor (3/3 da oltre l'arco per il playmaker britannico), alla solidità di Magro, Crosariol e Lombardi. Si è trattata, insomma, dell'ennesima vittoria di squadra, con quattro uomini in doppia cifra e con la consueta gestione delle forze molto oculata da parte di coach Esposito, che ha vinto il "duello" con Frank Vitucci (suo ex allenatore ai tempi della militanza del Diablo a Imola). La gara, sul piano tattico, è stata divertente e, soprattutto, non ha mai trovato un padrone almeno fino ai minuti finali dell'overtime: la The Flexx è partita al rallentatore, con Torino brava a scappare subito a +11 (15-4 dopo appena cinque minuti); poi però i biancorossi, bravi a non perdere mai la calma, a non disunirsi e a rispettare il piano partita, sono pian piano rientrati, impattando a quota 27 a metà del secondo periodo. Pistoia è addirittura passata a condurre (27-28), ma il finale di quarto di Torino è stato a dir poco perentorio: parziale di 16-4 per i padroni di casa e all'intervallo The Flexx di nuovo a -11 (43-32). La reazione pistoiese è arrivata nel terzo periodo: i biancorossi hanno concesso solo 9 punti all'attacco dei piemontesi, segnandone 18 (grazie soprattutto al redivivo Petteway) e rimettendo tutto in equilibrio (52-50 al trentesimo). Nell'ultimo quarto, Pistoia raggiunge il massimo vantaggio sul 57-62, ma tre triple consecutive di Poeta e Alibegovic (2), gelano l'entusiasmo dei tanti tifosi biancorossi presenti sugli spalti del PalaRuffini: i ragazzi di coach Esposito però, di nuovo, non si scompongono e, nonostante la mancanza di Boothe (e un paio di fischi poco solari), trovano con Moore (tripla) e Antonutti (bel canestro su assist di Crosariol) i punti che valgono il supplementare. All'overtime, francamente, Pistoia dimostra di averne di più: Torino scatta meglio dai blocchi, ma poi si pianta e così i biancorossi, grazie a una tripla di Moore e ai quattro punti di Jenkins, scavano il solco che i padroni di casa, nonostante una fiammata di orgoglio nel finale, non riusciranno più a colmare. E così, dopo il blitz di Pesaro, la The Flexx riassapora la gioia di una vittoria "on the road": la prima gara del mini-campionato di sei partite di cui Esposito ha parlato dopo la vittoria con Milano, è archiviata. E adesso si torna a giocare nel fortino del PalaCarrara: domenica sera arriva Capo d'Orlando e Antonutti e compagni non si faranno certo trovare impreparati...

E' un'analisi lucida quella di Vincenzo Esposito al termine della vittoriosa gara con Torino: "E' stata una partita dai due volti -afferma il coach biancorosso- almeno per quanto ci riguarda. Siamo partiti distratti in difesa e spesso frettolosi in attacco, cercando di trovare il canestro nei primi secondi dell'azione: questo tipo di errore lo abbiamo commesso almeno fino a metà gara. Una volta che abbiamo sistemato la difesa sul pick and roll di Poeta, utilizzando giocatori più fisici, e mosso meglio la palla nei primi secondi dell'attacco, abbiamo subito riaperto il match. La svolta è arrivata nei finali, sia dei 40 minuti che dell'overtime: abbiamo eseguito gli attacchi con le idee chiare e difeso con grande intelligenza e lucidità, cosa che ci ha permesso di fare il mini-break decisivo. E' stata la miglior prestazione in trasferta, perché -conclude Esposito- per tutti i quarantacinque minuti non ci siamo mai smarriti, nemmeno quando Torino ha provato ad allungare"