La Fides ha ragione di un Castelfranco mai domo
FIDES PALLACANESTRO LIVORNO 67
PALL. CASTELFRANCO FROGS 65
ARBITRI
Mattiello Marco di Pieve a Nievole (PT) e Zini Andrea di Pistoia
PARZIALI
15-21 ; 37-38 ; 53-50 ; 67-65
TABELLINI
FIDES PALL. LIVORNO
Zecca 18, Busoni 4, Botteghi 15, Borgioli, Giannetti 5, Mori 6, Lorenzini L. 3, Campana 2, Paolini 4, Vannini 10. All. Papucci, Ass. Terreni
PALL. CASTELFRANCO FROGS
Innocenti Camiciottoli Leo. 9, Maddaluni 15, Banchini, Maltese, Deiana 4, Prosperi 6, Alderighi 12, Braico, Bulleri 17, Ndiaye 2, Lapi. All. Sforzi, Ass. Innocenti Camiciottoli Lor.
CRONACA
Esordio. Per tanti versi, attribuibile a svariati soggetti, con varie sfaccettature. E si sa, intorno ad un esordio ci sono sempre un sacco sensazioni, di emozioni contrastanti, di aspettative. In qualsiasi delle sue accezioni, non è mai una partita come le altre.
Sabato 30 settembre, 21:15. L’aria è elettrica al PalaCecioni. Nonostante l’orario è accorsa una buona cornice di pubblico. Per la Fides, al suo quarto anno di attività , si tratta di prima partita in assoluto in Serie D. Davanti si trova una compagine solida e rodata, benché anagraficamente giovane.
Al quintetto Fides, con Zecca, Giannetti, Campana, Mori e Vannini, Sforzi contrappone Bulleri, Alderighi, Deiana, Maddaluni e Camiciottoli.
Grande intensità sin dalla palla a due, con le formazioni che palesano la propria tendenza a prediligere la transizione rispetto all’attacco a difesa schierata. Al buon inizio di Zecca, in cabina di regia, risponde il lungo Camiciottoli, che alterna soluzioni da fuori con canestri da sotto e mette in costante difficoltà i lunghi livornesi.
Quest’ultimi, dall’altro lato del campo, hanno tonnellaggio e capacità offensive per attaccare dal post, ma Castelfranco raddoppia e ruota con efficacia, negando soluzioni facili da sotto. Le rotazioni difensive, tuttavia, scoprono il fianco al tiro da fuori: Zecca e Botteghi provano a dare uno strattone. Risponde Alderighi, che fulmina la zona poco reattiva dei padroni di casa firmando due triple consecutive e consentendo ai biancoverdi di chiudere il primo quarto sul +6 (15-21).
Ad eccezione degli ultimi due minuti di follia della prima mini-frazione, non è una partita contraddistinta da parziali eclatanti. Il secondo tempino, pur mantenendo il ritmo tambureggiante del primo, mostra un grande equilibrio. È la Fides a spuntarla in questo frangente, con Vannini che fa il vuoto a rimbalzo e Zecca che continua a “mordere” dalla distanza. Sull’altra sponda a fare male sono le scorribande di Bulleri, eccellente nel condurre la transizione e nell’attaccare i diretti marcatori in campo aperto.
Si va a riposo sul punteggio di 37-38 in favore degli ospiti.
Nel terzo quarto si concretizza l’inevitabile: le due squadre, che hanno giocato ad un ritmo altissimo la prima frazione di gara, si trovano a tirare il fiato. O meglio, invece di tirare il fiato e riordinare le idee, continuano a scorrazzare per il campo senza troppa lucidità . Non aiuta un metro arbitrale piuttosto blando, in particolare sotto le plance, che concede ammucchiate di stampo rugbistico e baruffe da pub scozzese. Da sottolineare l’estrema correttezza dei ragazzi in campo, che se le danno di santa ragione, ma senza malizia, restando sempre entro il confine dello spirito del gioco.
Il più lucido in campo sembra Bulleri: il giovane playmaker (classe 1996) si trova a suo agio nelle situazioni di campo aperto o gioco spezzato, ed è molto in gamba nel mantenere la freddezza fino allo scadere dei 24 secondi. L’ottima prestazione del play biancoverde non è sufficiente ad arginare la voglia e l’arroganza cestistica dei livornesi; è grazie al prezioso e “sporco” contributo di Paolini, Giannetti, Lorenzini L. e Campana che i biancoblu provano a scappare ed arrivano fino al +9. La reazione ospite, guidata dal sopracitato Bulleri, insieme con Maddaluni, ristabilisce relativamente l’equilibrio alle porte del quarto quarto (53-50).
Qui il trend non cambia. L’ordine e gli attacchi puliti della prima metà del match sono ormai vecchie ombre sbiadite. Fides prova ancora a fuggire sul +7 (60-53) con Botteghi che in un amen firma un mini-break di 5 a 0. La truppa di Papucci, un po’ stanca, un po’ ingenuamente appagata, smette di attaccare e concede un paio di canestri facili di troppo ad Alderighi e compagni. Ma è Maddaluni il protagonista per Castelfranco. Già fondamentale con una bomba nella rimonta degli ultimi minuti, a circa 40 secondi dalla sirena piazza un’altra tripla micidiale, nonostante il tiro sia contestato al limite (o forse oltre il limite) del fallo; +1 (64-65) ospiti e zero margine di errore per la Fides.
Adesso è il momento di andare a ripescare la parola chiave, quella di cui avevamo parlato all’inizio della cronaca: esordio. Avevamo detto che non poteva essere una partita normale.
L’azione disordinata e il movimento di palla ristagnante non lasciano presagire niente di buono. Poi, al ventiduesimo secondo dell'azione, con in faccia la mano del diretto marcatore, Zecca decide di mettere un tiro da 8 metri che sa tanto di sceneggiatura predisposta dagli dei del basket. La palla sfiora appena il ferro e schiaffeggia la retina. Esplode il PalaCecioni. +2 Fides, 20 secondi alla fine.
Coach Sforzi chiama time out e prova ad organizzare l’ultima azione. Buon attacco dei biancoverdi che riescono a costruire un tiro aperto da 3 punti per Prosperi, a fil di sirena. Questa volta il ferro respinge il pallone e la Fides conquista i suoi primi storici 2 punti in Serie D.
Esordio in maglia Fides da incorniciare per il playmaker pugliese classe ’88: il tiro della vittoria è il coronamento di una partita da trascinatore; difesa, assist per i compagni e 18 punti di elevatissimo peso specifico (2/2 ai TL, 2/4 da 2 e 4/9 da 3).
C’è ancora molto da lavorare; lo testimoniano i due momenti di rilassamento una volta raggiunti vantaggi consistenti nel terzo e nel quarto quarto, per non parlare dell’ultima azione difensiva, che stava per costare carissimo ai biancoblu. Ciò non deve sminuire la grande gara condotta dalla Fides che porta a casa due punti contro un avversario ostico e ben organizzato. Vittoria maturata come al solito grazie all’incrollabile spirito di squadra, all’agonismo e all’intensità messi sul parquet nell’arco dei 40 minuti (anche se a corrente alternata), conditi da una buona dose di iniziativa personale e, perché no, di fortuna.
Prossimo impegno domenica 8 ottobre a Capannoli alle 18, nell’ostico campo di Valdera.
Fides Pallacanestro Livorno