The Flexx bis d'oro: al PalaRuffini la seconda vittoria esterna stagionale vale un pezzo di salvezza
I biancorossi si impongono 84-77 grazie a un grande primo quarto e a un ottimo finale, dopo la rimonta sfiorata da Torino.
La The Flexx Pistoia continua a volare sulle ali dell’entusiasmo, e dopo essersi presa lo scalpo di Venezia nel turno precedente concede un dolcissimo bis sul campo del PalaRuffini, battendo la Fiat Torino col punteggio finale di 84-77. Per i biancorossi si tratta di un gradito ritorno al successo esterno, che mancava addirittura dall’esordio stagionale contro Capo d’Orlando: seconda affermazione di fila dunque, centrata a distanza di quasi quattro mesi dall’ultimo “uno-due” vincente. Una vittoria, quella della The Flexx, costruita grazie all’avvio sprint dei primi tredici minuti, che hanno spinto i biancorossi su un clamoroso +27 di vantaggio (38-11). Il rientro rabbioso di Torino ha fatto temere il peggio, ma la lucidità e gli attributi dei ragazzi di coach Esposito hanno placato i propositi di rimonta dei piemontesi, permettendo a Pistoia di portare a casa due punti preziosissimi nella lotta (adesso un po' meno ardua) per la salvezza. "Men of the match" al PalaRuffini Fabio Mian e Tyrus McGee con 17 punti a testa, ma ancora una volta da sottolineare la prova collettiva della The Flexx, capace di sovvertire il secondo pronostico consecutivo e di regalarsi una Pasqua coi fiocchi.
L’avvio dei biancorossi promette subito bene: parziale di 7-1 per aprire le danze, difesa che mette il bavaglio ai padroni di casa e consente alla The Flexx di correre e aprire il campo in transizione, situazione nel quale McGee e Mian vanno a nozze propiziando il primo strappo della gara sul punteggio di 17-6. Coach Galbiati prova a correre ai ripari chiamando il timeout, ma Pistoia non ne vuole sapere di alzare il piede dall’acceleratore: Mian bombarda ancora dall’arco, capitan Moore affetta la difesa con un paio di penetrazioni delle sue e in un amen la The Flexx scappa sul +20 con la quarta tripla di un Mian bollente, che fissa il punteggio sul 31-11 al termine dei primi dieci minuti di partita.
L’onda lunga del momento magico biancorosso si prolunga anche in avvio di secondo quarto: Mian è ancora infallibile dall’arco, Ivanov e McGee mettono due punti a testa e la The Flexx tocca il massimo vantaggio sul 38-11, in un PalaRuffini che stenta a credere ai propri occhi. Torino torna a segnare dal campo con Garrett, che prova a caricarsi la squadra sulle spalle per uscire dal baratro nel quale sono piombati i padroni di casa. Il parziale di 8-0 confezionato dalla Fiat è il segnale di vita lanciato dai piemontesi, che però continuano a non trovare la mira dall’arco contro la zona di Pistoia. I biancorossi riescono ad arrivare all’intervallo lungo conservando un buon vantaggio, ma il 16-5 piazzato dalla Fiat Auxilium ha ridotto sensibilmente il vantaggio della The Flexx, che a metà gara è avanti comunque 43-27, trascinata soprattutto dai 15 punti di un Mian chirurgico come mai prima.
L’avvio di ripresa è atteso come un punto di svolta del match, e Pistoia si fa cogliere impreparata al rientro dagli spogliatoi. Poeta è tarantolato e carica il pubblico con le sue giocate e due bombe pesantissime, che rimettono definitivamente in corsa una Torino capace di rientrare in un battito di ciglia sul 45-39. È questo il primo vero momento difficile del match, nel quale la The Flexx dà prova di una maturità sconosciuta fino a questo punto della stagione: Bond infila una tripla di capitale importanza per ridare colore ai suoi, la difesa è meno ermetica rispetto al primo quarto, ma l’attacco sopperisce alla grande grazie alle giocate di Moore e McGee, che imbuca una tripla da campione e si fa valere anche a rimbalzo offensivo, permettendo al capitano di andare a bersaglio con l’ennesimo floater della sua partita. La The Flexx torna addirittura sul +15, grazie a cinque punti in fila di Gaspardo e a due assist di velluto di Della Rosa, ma Vujacic e Poeta ricuciono immediatamente lo strappo scrivendo il parziale di 63-55 in favore di Pistoia allo scadere del trentesimo.
L’avvio del quarto periodo è la copia sinistra di quello visto due settimane fa contro Reggio Emilia: Esposito sceglie il quintetto piccolo, ma due perse sanguinose unite alla tripla di Mazzola e a due punti facili di Garrett riavvicinano Torino a un solo possesso di distanza (63-60 al 33'). Pistoia ha bisogno di una scintilla, che arriva dal solito, ineffabile Tyrus McGee: il numero 3 prima si arrampica sopra le nuvole per mettere dentro due punti di puro ossigeno, per poi alzarsi dall’angolo e imbucare la tripla che rimette due possessi pieni tra la The Flexx e gli avversari. Vedere la preda allontanarsi nuovamente scopre i nervi di Torino: Blue regala due liberi a Laquintana con un fallo antisportivo fischiato per una spinta a gioco fermo, i veterani Poeta e Vujacic provano ancora una volta a suonare la carica ma vengono ricacciati indietro da una Pistoia che adesso mette sul parquet il suo grande cuore, vincendo tre battaglie a rimbalzo offensivo prima dell’alley-hoop di Moore per Gaspardo (con schiacciata e fallo subito) che rappresenta la spallata decisiva per il morale dei padroni di casa. La The Flexx può innestare il pilota automatico, godendosi gli ultimi secondi di un pomeriggio di festa per i tanti tifosi biancorossi arrivati al PalaRuffini: alla sirena finale il tabellone recita 84-77 in favore di Pistoia, che, dopo i vincitori dell'ultimo scudetto, batte anche i detentori della Coppa Italia e mette altri due preziosi mattoncini sulla strada che porta verso la salvezza...
Esposito: "Vittoria tutta della squadra"
Il tecnico elogia i suoi: "Grande reazione quando Torino è rientrata. Adesso andiamo a Pesaro per provare a chiudere il discorso salvezza"
Coach Esposito commenta con viva soddisfazione il secondo colpo esterno stagionale della sua The Flexx: del resto, la vittoria contro Torino segna un altro passo pesantissimo (dopo il successo su Venezia di sei giorni fa) nella corsa alla salvezza. Il tecnico dei biancorossi, di fronte a telecamere e microfoni dichiara: "Nella preparazione in settimana la nostra idea era quella di venire a giocare fuori casa una partita, almeno dal punto di vista dell'atteggiamento, come non riuscivamo a fare dall'esordio in campionato. Indipendentemente dal risultato a me interessava la mentalità e il piglio della squadra. Direi che sono stato accontentato e anzi -sorride Esposito- abbiamo anche esagerato all'inizio! Al di là dei primi minuti, la cosa che più mi rende soddisfatto è la reazione della squadra quando Torino è stata capace, più per meriti propri che per demeriti nostri, di rientrare: per la prima volta fuori casa siamo riusciti a continuare a costruire buoni tiri e a mantenere, nonostante il livello degli avversari fosse nettamente cresciuto, una buona intensità difensiva. Abbiamo accusato un po' di stanchezza a fine terzo periodo, ma è da mettere in preventivo perché stiamo giocando e ci stiamo allenando con uno straniero in meno".
A proposito delle difficoltà legate all'assenza di Diawara, il coach spiega: "Oggi più che mai è stata la vittoria della squadra e mi preme sottolineare, accanto alla prestazione dei veterani, anche il grande lavoro di ragazzi esordienti in serie A come Della Rosa, Barbon e Onuoha, partito in quintetto perché ho pensato che contro un giocatore come Vujacic forse Mian avrebbe potuto fare più fatica e spendere qualche fallo. Siamo in un buon momento, anche fisico: adesso cerchiamo di fare più punti possibili in queste sei gare e poi vedremo dove saremo arrivati. Sono poi contento -prosegue Esposito- di aver vinto anche la lotta a rimbalzo, contro una squadra atletica come Torino: questo ci ha permesso di attaccare anche in transizione e non sempre a difesa schierata. Adesso due giorni di pausa e poi andiamo a preparare la partita con Pesaro che sarà difficilissima, ma che in caso di risultato positivo potrebbe darci la quasi matematica salvezza".
Chiusura sul cambio di passo della The Flexx nel girone di ritorno: "Stiamo diventando finalmente una squadra: meglio tardi che mai -dichiara il tecnico- ma ricordiamoci quelli che sono stati i primi sei mesi della nostra stagione. E' ovvio che finché non diventi squadra non può assimilare la mentalità dell'allenatore e non puoi creare la chimica indispensabile per affrontare un campionato come quello di serie A. Sono contento, non solo dei risultati, ma anche dell'atteggiamento che il gruppo sta mostrando da un mese e mezzo a oggi: adesso dobbiamo continuare, perché finire il campionato in un modo o in un altro, indipendentemente dai punti in classifica, fa tutta la differenza del mondo, anche per la carriera dei giocatori"...