Arrivederci capitano
Otto anni di amore. Passione. Vittorie. Lacrime. Cene di squadra. Otto stagioni durante le quali Andrea Capobianchi ha raccontato in maniera strepitosa al basket minors toscano cosa significa essere il capitano della Pielle Livorno.
Emozioni. Gioie. Risate. Amicizie. Prestigio. Responsabilità . Professionalità . Qualità tecniche, ma soprattutto umane, che Andreino ha saputo trasmettere ai più giovani e, sempre, ai nuovi arrivati.
La società Pielle aveva prospettato a Capobianchi la casella di ottavo Senior, ma purtroppo, come tutti ben sappiamo, il regolamento ne prevede solo 7 a referto. A quel punto, fatte le dovute valutazioni, Andrea ha preferito intraprendere un’altra strada.
Non ci dilunghiamo oltre. Non basterebbe un libro per ringraziare Andrea Capobianchi. Molto meglio godersi le sue parole…
“Che dire, purtroppo dal prossimo anno non farò più parte di questa splendida società che mi ha regalato a livello cestistico le emozioni più belle della mia vita.
Sono stati 8 anni indimenticabili vissuti da parte mia con il massimo impegno e la massima professionalità .
Ho avuta la fortuna di essere il #Capitano di questa gloriosa società e di questo sono onorato.
Ho sempre cercato di dare tutto me stesso, sia in campo che fuori dal campo. Ho cercato di creare un gruppo di amici disposti a tutto per aiutare un proprio compagno di squadra e non una semplice squadra di basket dove ognuno cura il proprio orticello e ovviamente grazie a tutti i componenti della squadra ci siamo riusciti.
Siamo partiti dalla Derie D, abbiamo fatto due promozioni e gli ultimi due anni ci siamo giocati fino alla fine la finale per quel sogno chiamato Serie B (non vi dico quanto sto ancora male per non esserci riuscito).
Che dire, grazie veramente a tutte le persone che ho conosciuto in questi 8 anni fantastici: custodi, segretarie, dirigenti, tifosi, dottori, fisioterapisti, allenatori e ogni singola persona che ha fatto o fa ancora parte della Pielle.
Non riesco a trovare altre parole per descrivere cosa sia stato per me indossare questa maglia, essere il #Capitano e avere avuto la possibilità di poter giocare davanti a 3500 persone.
Per me la Pielle, oltre ad essere una seconda famiglia, è una seconda pelle che mi porterò sempre con me.
Certo avrei voluto poter scendere in campo con questa maglia ancora molti anni, ma purtroppo, anche le belle storie prima o poi devono finire...
GRAZIE GRAZIE E ANCORA GRAZIE A TUTTI..."