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Giovanili Mens Sana, Davide Semplici si presenta

“Non vedo l'ora di cominciare. Ho tanta voglia di fare, spero che sia un anno ricco di lavoro e soprattutto di soddisfazioni dal punto di vista umano e tecnico”. Si presenta con queste parole Davide Semplici, già al settore giovanile della Mens Sana Basket, quindi allenatore due anni fa degli SpringTails del Cus Siena e ora, dopo l'esperienza a Moncalieri in qualità di assistente prima squadra e vice allenatore di U18 e U20 Eccellenza, di nuovo a Siena. Istriciaiolo classe 1992, farà parte dello staff tecnico del settore giovanile della Mens Sana Basket con funzioni di coaching, sotto la supervisione di coach Moretti e del coordinatore Lasi. Nonostante la giovane età, Semplici ha sulle spalle un bagaglio di esperienze significative nel panorama cestistico nazionale. -Buongiorno Davide, di nuovo alla Mens Sana: sensazioni? Ho tanto entusiasmo: sono di stampo mensanino cestisticamente e come allenatore perché ho iniziato ad allenare qui. E poi tornare a casa è sempre bello. -Arrivi dall'avventura di Moncalieri: cosa ti ha lasciato? Tanta esperienza, tanti amici e anche un modo di lavorare diverso rispetto a quello che avevo conosciuto alla Mens Sana. Moncalieri mi ha fatto esplorare un altro lato della pallacanestro, soprattutto per quanto riguarda il ruolo di assistente in serie B. -Cosa ti porterai dietro in questo ritorno alla Mens Sana? L'esperienza formativa importante maturata da poter mettere poi in pratica quest'anno. Mi riferisco a quanto appreso con la prima squadra ma anche al lavoro svolto con il settore giovanile. E poi, inutile nasconderlo, tanto tanto entusiasmo per il ritorno in un ambiente che adoro. -La sinergia con Moretti e Lasi ti intriga? Molto, ed è uno dei motivi del mio ritorno. Maurizio è un super allenatore e soprattutto un formatore di tecnici e ritengo importante lavorare con lui per il mio percorso di crescita. Di Paolo conosco più l'allenatore che la persona ma è senza dubbio un coach di grande spessore, preparatissimo: lavorare a stretto contatto con lui, vedere cosa fa sul campo, sarà utile per migliorarmi ancora. -Che tipo di lavoro imposterai con i ragazzi che ti saranno affidati? Sarà improntato soprattutto sul lato umano, cercando di relazionarmi con loro al meglio. Si tratta comunque di ragazzi che ho visto o avuto negli anni precedenti e so quali sono le lore esigenze e i tasti sui cui bisogna battere per farli crescere. -Si parla spesso nel mondo dello sport delle difficoltà del lavoro con i giovani e della crescita dei vivai: cosa hai imparato finora? Tutto il movimento sportivo parte dai giovani e ovviamente più vivai ci sono e maggiore è la possibilità di implementare il circuito della pallacanestro. Più ci sono e più aumenta la possibilità di trovare il nuovo Gallinari o il nuovo Bargnani. Chiaramente non è facile perché ci sono tante realtà, ma compito nostro e della Società è di essere bravi a farli crescere e a farli appassionare a questo sport.

Mens Sana Basket 1871