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La OriOra si arrende in volata: con Torino sabato finale per il 3° posto al torneo "Carlo Lovari" di Lucca

Biancorossi sconfitti 74-79 dalla Reyer Venezia: buone prove di Pechacek, Peak e Dominique Johnson. Ramagli: "Date le risposte che dovevamo". Una buona OriOra cede in volata alla Reyer Venezia: senza Auda, Krubally e con Kerron Johnson a mezzo servizio, i biancorossi si arrendono con il punteggio di 74-79 e domani sfideranno Torino (sconfitta da Milano) nella finale per il terzo posto. Penalizzata dalle assenze nel settore dei lunghi (parzialmente colmate dalla buona prova dell'aggregato Pechacek, autore di 24 punti in 27 minuti), la squadra di coach Ramagli, dopo un buon inizio, vede il ritorno prepotente dei lagunari, che sorpassano in chiusura di primo quarto e poi scappano fino al 19-34 del 15'. La OriOra reagisce però bene nella seconda metà di gara, riuscendo a ricucire quasi interamente lo strappo: Venezia rimane sempre avanti, ma non può mai considerare chiusa la partita e così Pistoia esce comunque fra gli applausi. Fra i biancorossi, oltre a quella del già citato Pechacek, da segnalare anche le prestazioni di Peak (15 punti e 7 rimbalzi) e Dominique Johnson (14 punti e 3 assist). "Indubbiamente si è trattato di un bel gradino rispetto alla partita con Piombino -ha dichiarato al termine coach Ramagli- perché passare in sei giorni da uno scrimmage a dover affrontare una squadra forte come Venezia, che si basa su un sistema collaudato da anni di lavoro, ha significato misurarsi con un qualcosa di ben diverso. Con queste premesse, senza dimenticare le assenze di Auda, Krubally e le condizioni precarie di Kerron Johnson, abbiamo dato le risposte che dovevamo: siamo andati in difficoltà, ci siamo anche scomposti nei momenti difficili, per poi però ritrovare il bandolo della matassa in difesa, tornare da qui a segnare canestri facili e ritrovare quella serenità per provare qualche tiro che nel primo tempo non era entrato. Peccato per qualche canestro mancato nel finale, altrimenti avremo davvero potuto giocarci la partita fino all'ultimo possesso. Personalmente credo che qualche indicazione positiva ci sia: ovviamente la strada lunga, il nostro è un processo di crescita che richiede costanza di impegno e di attenzione, che tuttavia non sono mai mancate in questi giorni e dunque sono fiducioso riguardo al futuro".