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La OriOra prima spaventa Milano, poi cede nel finale

A 6' dalla fine i ragazzi di coach Ramagli sono sotto di 4: Milano fa ricorso a tutto il suo talento per imporsi comodamente, ma per Pistoia è comunque un grosso passo avanti rispetto a domenica scorsa. A leggere il punteggio finale (107-83) verrebbe da pensare alla classica gara a senso unico, con Milano brava e spietata nel disporre di una OriOra timida e inconsistente, salita al Forum con l'idea chiara in testa di fare da vittima sacrificale. In realtà, però, dietro a quel -24 assolutamente ingeneroso, c'è una squadra, quella di coach Ramagli, che ha non soltanto fatto la sua onesta partita, ma ha anzi spaventato (e non poco) l'Armani. Grazie a un ottimo approccio alla partita, infatti, Pistoia ha condotto per larghi tratti della prima metà di gara, con Milano costretta a rincorrere fin dalla palla a due. I padroni di casa sono riusciti a mettere per la prima volta la testa avanti proprio sul finire di primo quarto, ma la OriOra è stata brava a ricacciare indietro la formazione di coach Pianigiani fino al 30-37 del 12'. Le ottime scelte offensive di un ispirato Kerron Johnson e di un solidissimo Krubally, hanno permesso a Pistoia di resistere anche al veemente (e prevedibile) rientro di una Armani brava comunque, nel finale di tempo, a trovare in Kuzminskas il giocatore offensivo di riferimento: sospinta dai canestri del lituano, Milano ha potuto chiudere la prima parte di gara avanti di 5 (53-48), con la OriOra comunque viva e ben presente. Il terzo quarto ha segnato un primo momento di svolta, con coach Pianigiani chiaro nell'intervallo a pretendere dai suoi un extra-sforzo difensivo che ha complicato non poco i piani di Pistoia: i ragazzi di coach Ramagli hanno fatto grande fatica a trovare con fluidità la via del canestro, ma non si sono smarriti. Milano ha preso in mano la partita fra 23' e 26' raggiungenfo (grazie a 5 punti consecutivi di Bertans) il +13 (68-55), sostanzialmente confermato dal 72-61 di fine periodo. Quando la partita sembrava saldamente nelle mani meneghine, tuttavia, la OriOra, sospinta dagli italiani, ha saputo rialzarsi: i biancorossi con Bolpin, Martini e Severini sono infatti riusciti a riaprire clamorosamente tutti i giochi (76-72) quando sul cronometro mancavano meno di 7 minuti alla sirena finale. Simone Pianigiani ha dovuto parlarci su e si è visto costretto a rispedire in campo James e Tarczewski, per non rischiare di compromettere tutto: Pistoia è stata subito punita da una tripla di Fontecchio e da un difficile canestro di Cinciarini, ha provato con Kerron Johnson a rimanere in scia, ma è stata tramortita dalla tripla di James che ha dato il la al gran finale di marca Armani. Nessuna impresa, dunque: il Forum si conferma campo assolutamente tabù per Pistoia (che ad Assago non ha mai vinto) ma in vista della sfida casalinga di domenica sera con Brindisi, sperando di aver pienamente recuperato Gianluca Della Rosa, assente quest'oggi a causa di un infortunio alla caviglia, sono tanti gli spunti positivi per coach Ramagli e il suo staff.
Il tecnico biancorosso analizza la sconfitta di Milano: "Avevamo bisogno di ritrovare, soprattutto a livello di ritmo, alcune nostre caratteristiche che avevamo smarrito". Al di là del risultato, coach Ramagli è soddisfatto della prestazione della squadra al Forum: "E' stata la partita che noi avevamo bisogno di giocare -afferma il tecnico biancorosso- poi è chiaro che venire a giocare una partita ad alto ritmo qua ti espone anche alla possibilità che i tuoi avversari, con più qualità, energia e profondità del roster, a un certo punto, come è successo mettano con forza le mani sulla partita. Noi però avevamo bisogno di questa partita per ritrovare un po' alcune nostre caratteristiche che ultimamente, proprio a livello di ritmo e di intensità, avevamo un po' smarrito. Il 107-83 finale si commenta da sé, ma in realtà noi siamo stati benissimo dentro la partita fino a 6 minuti dalla fine, perché sul 76-72 Milano è stata costretta a rimettere in campo certi giocatori e, anche se non ha mai dato l'impressione di rischiare realmente, quantomeno siamo stati bravi a dovergliela far rivincere, dopo che nel terzo quarto sembravano in grado di poter prendere comodamente in mano la gara senza più rischiare niente". Ramagli approfondisce poi la sua analisi: "Credo che la cosa di essere stati pienamente in partita per 34 minuti, giocando peraltro la gara che volevamo giocare, costituisca ciò che dobbiamo portarci dietro come bicchiere molto più che mezzo pieno da stasera. Direi che rispetto a domenica scorsa, al di là del passivo finale che in questo momento non mi interessa, i passi avanti ci sono stati anche a livello di interconnessione fra i giocatori in campo, di body language e di atteggiamento. Chiaramente Milano è una squadra molto forte: ha vinto venerdì segnando 100 punti al Pireo e questo la dice lunga sulla loro grandissima qualità. Ma noi dobbiamo pensare a noi stessi e tenere la barra dritta, perché le risposte che cercavamo questa sera ci sono state e adesso dobbiamo essere bravi a fare lo step successivo che è quello della prima vittoria, perché i due punti ci servono come il pane".