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L'OriOra tiene accesa la speranza, sbanca Bologna e resta in corsa per la salvezza

Grande vittoria dei biancorossi che si impongono per 78-67 al PalaDozza al termine di una gara condotta fin dal primo minuto. La OriOra tiene vive le proprie speranze di salvezza, compiendo l'impresa di giornata al PalaDozza. I biancorossi si impongono in casa della Virtus con il punteggio di 78-67 e rispondono alla vittoria di Torino, attesa domenica al PalaCarrara in quello che si preannuncia come un vero e proprio spareggio per rimanere in serie A. Paolo Moretti fa il capolavoro cui nessuno osava credere e lo fa dopo appena sei giorni dal suo ritorno a Pistoia: senza fare rivoluzioni, come da lui stesso dichiarato in sede di analisi pre-gara, ma trasmettendo quel piglio che la squadra, quest'anno, raramente aveva mostrato di avere. Tanta difesa, col ricorso alla zona che ha creato più di una difficoltà ai felsinei, lotta dura a rimbalzo e determinazione: questi gli ingredienti che la OriOra ha mixato alla perfezione per centrare il successo, cui tutti i ragazzi in casacca biancorossa hanno, a modo loro, contribuito. Il break decisivo, di fatto, Pistoia lo ha scavato tutto nel primo quarto, chiuso avanti per 22-11. Bologna ha provato ad affidarsi a finalizzatori sempre diversi (alla fine saranno 9 i giocatori a segno per le V Nere), ma non è mai riuscita a trovare la chiave giusta per aprire la scatola difensiva della OriOra, che ha avuto il merito di non disunirsi mai, nemmeno quando il clima si è surriscaldato. Coach Moretti ha avuto il miglior Krubally della stagione (26 punti e 16 rimbalzi per il lungo statunitense), ha trovato in Mitchell il terminale di riferimento nelle situazioni più importanti, ma si è giovato anche delle prestazioni solide di Auda, Peak e Mesicek, protagonisti, a turno, in momenti diversi. Scavato il solco nel primo quarto, Pistoia ha così potuto incrementare nel secondo periodo (20-37 al 16'), per poi mantenere sempre un vantaggio intorno ai 10 punti fino alla sirena finale: la squadra ha, tutto sommato, avuto sempre la partita in mano, non dando mai la sensazione di poter rischiare di perdere la presa. Adesso, dopo il meritato riposo per recuperare dalle fatiche di una partita estremamente dispendiosa (anche sul piano mentale), sarà fondamentale non rilassarsi: da martedì, infatti, tutti di nuovo in palestra per preparare al meglio la decisiva sfida contro Torino e continuare a inseguire una salvezza che stasera appare un po' meno irraggiungibile.

Moretti: "Dai ragazzi risposte importanti. Siamo vivi e lotteremo fino alla fine".
Il tecnico analizza la bella vittoria di Bologna: "Buoni risultati dalla zona, in attacco bravi a condividere il pallone". E' ovviamente soddisfatto Paolo Moretti nel commentare la vittoria della sua OriOra al PalaDozza. Il tecnico aretino però ci tiene a precisare: "Il mio primo pensiero va coach Ramagli, perché io sono qui da una settimana e lui questa squadra l’ha allenata per 8 mesi. E' una persona seria e preparata e quindi credo che sia giusto riconoscere che questa vittoria nasce dal lavoro suo e del suo staff, che peraltro ringrazio per l’aiuto che mi ha dato a entrare in questi giorni nel sistema di Pistoia". Il coach spende poi parole di eologio per la squadra: "Il pensiero successivo è per i miei giocatori -afferma Moretti- che sono stati eccezionali: in settimana li ho messi davanti ai propri limiti e stasera hanno dato risposte importanti. Abbiamo ricevuto, come in ogni partita, delle spallate che altre volte non siamo riusciti a fronteggiare, mentre invece oggi abbiamo lottato con coesione. Lo abbiamo fatto da ultimi in classifica e da ultimi nella voce dei rimbalzi e siamo venuti proprio a dominare a rimbalzo contro una squadra così forte: credo sia un segnale importante, frutto di un grande lavoro e di un grande dispendio di energia. La squadra è viva, ha reagito ai miei stimoli ed è pronta a lottare per salvarsi. L'ultimo pensiero va ai tifosi, che ci hanno seguito, sostenuto, che ci credono e che si meritano una squadra che fino alla fine lotterà". Moretti analizza poi la gara: "Abbiamo iniziato con l'idea di partire bene e poi provare a stare più a lungo possibile in partita per giocarcela. Siamo partiti bene -spiega il coach- condividendo il pallone in attacco: Mitchell ovviamente è il nostro uomo di riferimento, ma noi siamo stati bravi a coinvolgere anche gli altri, dai lunghi, a Mesicek, a Peak. Questo ci ha dato progressivamente fiducia. Difensivamente l'idea era quella di alternare spesso le difese, poi abbiamo visto che la zona ci dava buoni risultati e l'abbiamo proposta più del previsto: la zona è efficace se tutti collaborano, averla fatto a lungo è stato un segnale molto importante per tutta la squadra"… La vittoria arriva dopo il colpo di Torino contro Varese e tiene più che mai vive le speranze di salvezza: "Con i ragazzi non ho fatto cenno alla vittoria di Torino -spiega Moretti- perchè sulla carta era una domenica in cui potevamo mettere in preventivo di andare a -4. In realtà al di là dei calcoli, non possiamo pensare di salvarci vincendo soltanto la gara di domenica con Torino di 7 punti: noi abbiamo bisogno di trovare da qui alla fine almeno altre tre vittorie. Più della classifica, dobbiamo guardare noi stessi e sfruttare la spinta emotiva che questa vittoria ci dà: stasera l'atteggiamento è stato molto positivo, soprattutto nei momenti difficili: ci sono stati fischi contrari, provocazioni, un pubblico che si è fatto sentire. E noi siamo stati bravi a reagire proprio in quei momenti, che in altre partite magari ci avevano al contrario penalizzato".… L'ultimo pensiero, il coach lo riserva al figlio Davide, prodotto del settore giovanile biancorosso, atteso domani notte dalla storica finale del campionato NCAA con la sua Texas Tech: "E' un momento molto bello sia per me che per mio figlio -afferma visibilmente emozionato Moretti- adesso vado a casa, mi rilasso e domani sera sarò davanti alla tv. Nessuno mi cerchi al telefono fino a martedì mattina"...