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L’OriOra Pistoia attende Trieste, Carrea: “È una gara che conta”

Il Pistoia Basket torna a casa dopo due trasferte consecutive: domani (palla a due ore 18), nella settima giornata di Lega Basket Serie A, i biancorossi cercheranno di rompere il tabù PalaCarrara contro la Pallacanestro Trieste. Questa l’analisi del coach biancorosso Michele Carrea alla vigilia della delicata sfida che attende l’OriOra: “Che la partita contro Trieste abbia un grande peso specifico è evidente. Bisogna essere consapevoli che conquistare i due punti potrebbe trasformare tutto il nostro lavoro in qualcosa che ha dato i suoi frutti, viceversa si aprirebbero altri scenari. Questo non perché i punti di domani valgano di più, ma perché in queste settimane siamo cresciuti, giochiamo in casa e di fronte abbiamo un avversario con 4 punti. Dobbiamo disputare una gara solida, seria e compatta, pulendo le sbavature di gioco e facendo passo in avanti nella durezza negli scontri individuali”. Sulle condizioni di Justin Johnson: “Negli ultimi giorni non si è allenato con la squadra, quindi il percorso di avvicinamento al match lo abbiamo svolto senza di lui. Stiamo facendo di tutto per tenerlo mentalmente con noi e allineato al piano partita, domani svolgerà il test definitivo. Se dovesse essere disponibile, anche per qualche sprazzo di partita, sarebbe importante, altrimenti siamo preparati a giocare anche senza di lui. Del resto saremo inesperti sotto tanti punti di vista, ma purtroppo non per come preparare una partita senza un giocatore del quintetto titolare”. Sulla Pallacanestro Trieste: “La continuità tecnica rappresenta per loro un indubbio vantaggio, con coach Dalmasson, Cavaliero e Fernandez in prima linea. Possono contare su meccanismi oleati e un roster profondo che può giocare con un minutaggio equamente distribuito, che permette loro di mettere sempre tanta energia in tutti i 40 minuti. D’altro canto in attacco non stanno passando un grande momento e questo elemento statistico ci deve dare un po’ di serenità”. Sulla partita che sarà: “Noi abbiamo l’obbligo di limitare le palle perse, soprattutto quelle stupide perché è impossibile essere competitivi regalando due/tre situazioni di mancato tiro e canestro contro difesa zero. Per farlo dovremo tenere alto il livello della tensione e trattare bene la palla, perché certe cose annientano la propria fiducia. Sarà importante sfruttare il maggior dinamismo dei nostri esterni e alleggerire il carico di lavoro di Dowdell. Cercheremo i essere competitivi per tutti i 40 minuti con grande senso dell’emergenza, fiduciosi che ci sia un palazzetto pronto a sostenerci qualsiasi cosa succeda”.