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La GTG fa visita a Scafati, Carrea “Non è questa la vera Pistoia”


Quarta trasferta nelle prime 5 uscite della stagione per la Giorgio Tesi Group Pistoia, che domenica alle ore 18 sarà di scena a Scafati per la sesta giornata di Serie A2 girone rosso. L’emergenza infermeria non risparmierà i biancorossi nemmeno nel match contro la Givova, con coach Michele Carrea che dovrà ancora fare a meno dell’infortunato Derrick Marks, fermato da un’infiammazione del nervo sciatico: “Purtroppo dovremo aspettare ancora molto per vedere la vera Pistoia. Avrei preferito non avere tutti questi problemi ovviamente, ma non dobbiamo andare nel panico. Dopo la partita con Cento avremo due settimane di lavoro senza l’ansia della gara e per quel momento spero di aver il gruppo al completo e senza ulteriori intoppi. In tal caso sono convinto che potremo recuperare velocemente il gap”. Sulle difficoltà incontrate finora dalla squadra: “Non so se il tipo di problema che stiamo affrontando sia sufficientemente chiaro. Io sono il primo ad aspettarmi di più, ma ci sono due livelli di valutazione da fare: sulla performance mi prendo le insufficienze, ma sulla situazione complessiva occorre una visione a 360 gradi e pertanto non ho nulla da imputare ai ragazzi. Ero preoccupato quando ho avuto fermi gruppi di giocatori per 10/14 giorni, cosa che ci ha fatto accumulare grossi ritardi nella preparazione. Adesso sono preoccupato che Marks torni a correre il prima possibile, magari già da lunedì per dare un aiuto alla squadra nella gara con Cento. Ma non posso essere preoccupato se qualcosa non funziona dopo che i miei hanno fatto pochissimi allenamenti insieme. Senza contare che in questo campionato aver fuori uno straniero ha un peso assai maggiore rispetto all’A1”. Nel corso della conferenza stampa svoltasi presso il partner biancorosso Bombercaffé, il coach ha indicato la via per essere competitivi a Scafati: “Dobbiamo evitare l’errore che abbiamo fatto nelle precedenti trasferte, ovvero cercare delle scorciatoie per ovviare all’assenza di Marks. Le scorciatoie non sono mai una buona strada, sebbene percorse in buona fede per risparmiare energie e non essere condizionati dai falli. Dobbiamo accettare il nostro handicap condizionale e le rotazioni ridotte senza andare a toccare le nostre caratteristiche, ovvero aggressività degli esterni e presenza fisica dei lunghi. Questo potrà portarci ad avere dei momenti di difficoltà nei 40 minuti, ma è il prezzo da pagare per rafforzare la nostra identità votata al sacrifico e all’attitudine difensiva. Dobbiamo crescere come collettivo, come intensità, come energia: stiamo lavorando per farlo”.

Pistoia Basket 2000