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Dominio Gema al Palaterme, Herons battuti (69-83) davanti a 1.600 spettatori


Il grande cuore, la grande compattezza, la grandissima squadra Gema. C’è poco altro in fondo da inventarsi nel descrivere una prestazione maiuscola di soli sei uomini (con Bruni infortunato che ha dato due minuti di fiato a uno straordinario Molteni) nel derby di mercoledì sera con gli Herons: è finita 69-83, ma i rossoblù di coach Del Re hanno controllato la sfida da subito, mettendo le cose in chiaro, dettando ritmi di gioco e mettendo subito tanta presenza, fisica e mentale, nel match. Una cornice degna di ben altri campionati, nel derby o nella stracittadina tutta montecatinese: 1600 spettatori al Palaterme, per una serata di bel basket, tante emozioni dal sapore passato, che per Gema significa anche primo posto a sei giornate dal termine. Il 6-0 iniziale siglato Molteni e Neri, poi Zampa inchioda la schiacciata del +6, ma Paunovic riporta sotto gli «aironi» con un gioco da tre punti: poi altre due triple di Neri portano Gema oltre i dieci di vantaggio, che diventano 11 con lo step back di Molteni sulla prima sirena. Molteni è il primo giocatore ad entrare in doppia cifra, confermandosi il più in forma fra i suoi, Rasio lo segue a ruota e il vantaggio Gema lievita fino a 17 punti (18-35) a metà del secondo quarto. Il momento migliore degli Herons, fino ad allora fuori totalmente dal match, arriva dopo il +18 firmato da Rasio, sempre più dominante in area colorata, ormai miglior realizzatore del campionato. Il break di 7-2 di Dell’Uomo e soci apre una piccola crepa e negli ultimi due minuti del secondo periodo, arriva un po’ di fatica: segnano Paunovic e Carpanzano con l’aiuto del ferro e all’intervallo siamo avanti 38-45. Al rientro dagli spogliatoi l’inerzia del match non cambia anche se dopo soli 4 minuti il secondo tecnico di serata a Del Re gli costa l’espulsione: Angelucci prende le redini. In più, viene fischiato un dubbio quarto fallo a Rasio, che deve andare in panchina. La zona oscura il canestro agli Aironi, che tirano molto male da fuori, mentre dall’altra parte sul parquet Molteni e Neri tornano a macinare punti mentre Marengo è il solito leader difensivo e di “garra” e così Gema piano piano torna avanti di 15 lunghezze, confermandosi solida e sicura di sè. Herons recuperano qualcosina solo dalla lunetta e con alcuni fischi arbitrali davvero incomprensibili che fruttano diversi viaggi in lunetta ai padroni di casa: nel finale è ancora Molteni a imbucare un canestro pazzesco sulla terza sirena per il 51-66 che sa già di mezza vittoria. Carpanzano prova a scuotersi da una serata no e Herons tornano a -12. Un altro 4-0 di parziale confezionato dalla coppia Obiekwe-Casoni riporta per l’ultima volta gli «aironi» sotto i 10 punti di scarto. Ma in un finale da ritmi più bassi e pochi canestri, è ancora il top scorer Molteni (31) a segnare i punti (6 su gli ultimi 8) della definitiva consacrazione. Il primo derby è della Gema. Ma adesso testa alla trasferta di Siena.
HERONS: Giancarli 3, Dell’Uomo 16, Obiekwe Sam 6, Casoni 17, Paunovic 13, Galli 3, Carpanzano 9, Laffitte 2, Incitti, Lupi, Lepori NE. All.Barsotti.
GEMA: Molteni 31, Ghiarè 7, Neri 15, Marengo 6, Rasio 22, Zampa 2, Bruni, Cei NE, Lai NE, Rinaldi NE, Cellerini NE, Konatè NE. All. Del Re.
ARBITRI: Orlandini e Corso.
PARZIALI: 16-27, 38-45, 51-66.

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