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Laganà, il mio primo derby al PalaTerme


"Sarà una vera battaglia, mi aspetto grande tifo dal nostro pubblico"
Marco Laganà, 30 anni compiuti da un mese, è arrivato a Montecatini praticamente a fine 2022 per essere ufficializzato il 2 gennaio 2023: giocherà domenica la sua settima sfida in maglia Gema, e non è una sfida qualunque: il derby contro la Fabo, palla a due alle 18. Fin qui la guardia calabrese ha segnato 22 punti a Pavia, 15 con Borgomanero, poi 21 a Livorno contro la Pielle, 22 con Varese, 40 a Piombino e 25 domenica scorsa di nuovo a Livorno contro la Libertas. Medie realizzative pazzesche: 24,16 punti a match, praticamente identica ai 25 punti tenuti in media nel girone C fino al momento del suo addio alla Pallacanestro Firenze per abbracciare i colori di Montecatini. A livello personale, tutto nella regola verrebbe da dire... "Sto segnando ma contano i risultati. I miei 40 punti a Piombino? Forse il record della mia carriera (passata da serie A e A2 Biella, Cantù, Reggio Calabria, Brescia, Latina, Ravenna, Capo d'Orlando, Mantova...ndr), non penso di essere mai arrivati a tanto. Peccato non essere usciti dal parquet con una vittoria, in trasferta non siamo riusciti ancora a trovare il blitz e anche domenica scorsa siamo usciti con troppo amaro in bocca...", commenta Marco prima di uno degli allenamenti. Domenica giocherà il suo primo derby montecatinese, dopo tre sfide molto complicate nel girone di ritorno in cui l'avversaria rossoblù è stata sempre una delle prime quattro del girone, con un calendario più che tosto. La squadra di Angelucci ci arriva in una situazione di classifica non buona e con tante sconfitte arrivate per pochissimo. Pensiamo a quella di Pavia (in cui Gema era avanti anche di 6 punti prima del 73-71 conclusivo), a quella di Piombino (con i rossoblù capaci di rimontare 12 punti e di tornare a -2 nell'ultimo minuto, prima del -4 conclusivo) e ancora al Palamacchia con la Libertas, con il ko arrivato solo all'overtime (70-66 ma Gema era stata avanti 58-60 dopo aver impattato). Cosa manca alla Gema in questo momento? “Ci serve una scintilla e un po' più di presenza mentale in certi momenti in cui non riusciamo ancora a essere continui, non dobbiamo però guardare indietro o farci condizionare da quanto accaduto, anche se arriviamo da due trasferte perse consecutivamente. Caso mai sarà importante usare la rabbia che abbiamo dentro in questo momento, che non è poca, e gettarla sul parquet ogni volta contro ogni avversario. Da quando siamo arrivati io e Marco (Di Pizzo) ci è sempre mancato poco per conquistare un risultato importante in trasferta e contro ottime squadre. Un risultato che avremmo meritato: adesso è il momento di concretizzare”. Che tipo di partita ti aspetti Marco domenica al Palaterme contro gli Herons? “Sarà sicuramente una battaglia, ho visto qualche immagine del derby di andata (vinto 65-66 dai nostri ragazzi) in cui c'erano tantissimi tifosi da entrambe le parti e una voglia di vincere pazzesca. So che è una partita molto sentita qui a Montecatini dove la pallacanestro è molto seguita e dove c'è grande passione e anche conoscenza del gioco. Mi attendo una sfida tiratissima e da giocare su tutti i 40 minuti, forse anche nervosa ma sicuramente di buon livello. E mi attendo una grande spinta dai nostri Old Lions e dal pubblico in poltroncina. So da loro quanto ci tengano...”. Il campionato è ancora lungo, ma Gema deve chiaramente risalire e pensare positivo. “Nelle ultime settimane, per un motivo o per un altro, ci è mancato anche un pizzico di fortuna pur giocandocela sempre fino in fondo contro gli squadroni. In allenamento c'è grande intensità, dobbiamo proseguire con questa mentalità, con il lavoro e la fiducia, dandoci dentro come stiamo facendo e sperando che le cose inizino in certi frangenti anche a girarci meglio a livello di episodi. Noi ci crediamo e siamo certi di poterci togliere soddisfazioni per noi, per la società e anche ovviamente per i nostri grandi tifosi”.

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