About

Breaking News

Non bastano nè il cuore nè san Casella, ma testa altissima


L'Use Computer Gross perde in casa con Faenza ma gioca una bella partita cedendo solo nel finale. Terzo parziale incredibile dell'esterno. Ora le speranze di salvezza sono legate alle ultime due vittorie ed agli altri risultati
In sette giorni l’Use Computer Gross fa vedere cosa vuol dire la frase: c’è modo e modo di perdere. Dopo il pesante ed arrendevole ko di sette giorni fa con Ozzano arriva infatti sì anche quello con Faenza per 50-66 ma dopo una gara nella quale, non a caso, la squadra esce fra gli applausi del pubblico. Sì perché, con questa differenza di valori, di più era difficile fare e, se è vero che buona parte del merito del viaggiare gomito a gomito fino al parziale finale è merito di san Casella (5/5 dall’arco al rientro dallo spogliatoio con una caviglia fasciata) è anche vero che ridurre tutto a questo sarebbe ingiusto nei confronti di una squadra che combatte e lotta al massimo delle proprie possibilità su ogni pallone dalla palla a due alla sirena. Ed il pubblico lo capisce e lo riconosce alzandosi in piedi, anche se ora il tempo per tentare il miracolo di uscire dalle ultime tre inizia davvero a mancare. Non resta infatti che attendere non solo le ultime due giornate di campionato con l’obbligo di vincerle (domenica a Cesena e poi con Andrea Costa Imola in casa) ma anche sperare che le cose vadano bene nelle partite che restano da giocare per Matelica e San Miniato. Vedremo e speriamo. Mani vellutate per i biancorossi che iniziano picchiando duro dall’arco con le triple di Cerchiaro e Sesoldi. Voltolini e Pastore non stanno certo a guardare e la freccia la mette proprio quest’ultimo sul 9-11, un vantaggio che nel resto della partita vacillerà solo in un possesso, sapremo quale più avanti. Al 10’ siamo 12-15 e subito dopo due canestri di Nwokoye obbligano coach Garelli al minuto sul 16-17. Il 19-21 è un triplone di Antonini ma qui, invece di prendere slancio, la squadra si blocca ed incassa un parziale di 0-11 che manda le squadre al riposo sul 19-32. In questa fase non è che Faenza faccia cose strabilianti ma fa sempre la cosa più semplice e giusta al momento giusto, atteggiamento tipico delle grandi squadre. Nel frattempo il Pala Sammontana sta in ansia per Casella che cade male sulla caviglia e rientra anticipatamente nello spogliatoio ma, quando si riparte lui c’è, eccome se c’è. E si vede pure visto che, tanto per gradire, fa 5/5 dall’arco. Inutile dire che la squadra gli sale sulle spalle ed ecco che si arriva sul 19-32 e, leggi sopra prima, al possesso che potrebbe dare alla Computer Gross il vantaggio. Siamo sul 38-40 ma, con la palla in mano, la tripla di Sesoldi non va e qui di nuovo senza fare cose particolari, Faenza sa sempre dove andare per trovare uno 0-6 che è ossigeno puro: 38-46. Altri gioco da tre del solito Casella ed al 30’ siamo 44-48 con 20 punti totali su 25 dell’appena citato. Il gioco si fa duro ed è la fase dove, di solito, i valori emergono. Dopo un botta e risposta Aromando-Giannone, Petrucci mette la tripla del 46-53. La Computer Gross nel parziale finale segna appena 6 punti che sono uno meno di quelli che segna Vico. L’argentino, fermo nel tabellino ed impreciso fino a quel punto, mette 7 punti ora che conta, con in mezzo una palla recuperata in un’azione decisiva: chapeau. Il finale è di 50-66, ma è giusto alzarsi in piedi per applaudire non solo chi vince ma anche un’Use Computer Gross che gioca come piace ai suoi tifosi. Ed ora che gli dei del basket l’aiutino.
50-66
USE COMPUTER GROSS Sesoldi 3, Costa 2, Nwokoye 5, Casella 20, Giannone 6, Mazzoni 2, Cerchiaro 5, Marchioli ne, Baccetti, Antonini 7, Agbortabi ne. All. Valentino (ass. Elmi/Cappa)
RAGGISOLARIS FAENZA Vico 7, Petrucci 8, Pastore 8, Aromando 20, Voltolini 4, Siberna 9, Ragazzini ne, Morciano, Nkot Nkot ne, Poggi 4, Castellino 4, Bandini 2. All. Garelli (ass. Pio/Monteventi/Rivola)
Arbitri: Faro di Tivoli e Tommasi di Veroli
Parziali: 12-15, 19-32 (7-17), 44-48 (25-16), 50-66 (6-18)

USE Basket