Riccardo Paludi è il nuovo coach dell'Abc Solettificio Manetti
Il tecnico fiorentino approda in gialloblu dopo le ultime sei stagioni a Montevarchi: “Mi sento a casa, felice di essere qui”. Esperienza da vendere per una vita trascorsa sul parquet. Riccardo Paludi è il nuovo allenatore dell’Abc Solettificio Manetti, che si appresta a ripartire dal campionato di serie C. Il tecnico fiorentino approda in gialloblu dopo le ultime sei stagioni in pianta stabile in serie C a Montevarchi, nell’ultima delle quali ha sfiorato la promozione in B Interregionale. Avversario di tante battaglie, Paludi porta a Castelfiorentino un’esperienza cestistica pluriennale, maturata prima come giocatore, con importanti trascorsi in serie B e A2, e poi come allenatore, con una carriera spesa tra serie B e C. “Felice di essere a Castelfiorentino – sono le prime parole del nuovo tecnico gialloblu -. Già in passato è capitato che le strade stessero per incrociarsi ma ogni volta, per un motivo o per l’altro, non è mai avvenuto. Fino ad oggi. Tra l’altro, qui ritrovo tanti amici con i quali ho lavorato negli anni trascorsi alla Pallacanestro Empoli: Claudio Calvani, Fulvio Cantini, Daniele Bagnoli, Carlo Gozzi, per citarne alcuni, così come vedo ragazzi che all’epoca erano bambini e adesso sono i pilastri dell’Abc. Ho avuto modo di sentire Samuele Manetti, che proprio in quegli anni ho allenato, e sono felice di ritrovarlo. Insomma, mi sento a casa”. Dopo il primo saluto, il tecnico illustra il progetto e analizza il campionato di serie C: “La mia ultima esperienza a Montevarchi si è sviluppata intorno ad un nucleo di giocatori giovani, che negli anni sono cresciuti grazie ad un progetto attento e mirato. Al loro fianco abbiamo poi inserito quelle poche, mirate, pedine necessarie per fare il salto di qualità. E questo è quello che vorrei fare a Castello, perché il senso di appartenenza e l’attaccamento alla maglia rappresentano i punti fermi da cui iniziare a costruire. Voglio giocatori motivati, giovani che abbiano davvero voglia di crescere e mettersi in gioco. La mia idea di pallacanestro, quella che alleno da sempre, è fatta di un gioco aggressivo e dinamico, alla cui base c’è tanto lavoro in palestra. A maggior ragione in un campionato impegnativo come quello di serie C, composto da società storiche e gruppi competitivi, dove ogni partita è un derby ed ogni squadra ti aspetta col coltello tra i denti. Quest’anno ne abbiamo avuta la dimostrazione, e se vorremo essere protagonisti dovremo lavorare sodo e sentire forte il senso di appartenenza a questa maglia e a questa società”. La parola passa poi al direttore sportivo Daniele Lazzeretti, che presenta così il nuovo coach gialloblu: “Esperienza infinita, come giocatore e come allenatore. Nella sua lunga carriera è riuscito a far crescere ed emergere giovani talenti, ma anche ad allenare e gestire giocatori molto esperti. Da lui ci aspettiamo, innanzitutto, che riesca a consolidare le due anime di una squadra che mixerà esperienza e gioventù, e che sappia farla crescere. Inoltre, crediamo che i suoi importanti trascorsi e la sua competenza cestistica possano rappresentare il motore per una crescita interna della nostra struttura e della nostra società”. Il DS traccia poi un bilancio della passata stagione e indica la strada per la nuova ormai alle porte: “Sapevamo che lo scorso campionato sarebbe stato molto impegnativo. L’epilogo è stato amarissimo e ovviamente le responsabilità sono da spartirsi tra tutti, squadra e società. Abbiamo scommesso su giocatori giovani e di categoria inferiore contando sulla loro voglia di riscatto, ma a lungo andare abbiamo pagato gap fisici e tecnici che di fatto non siamo mai riusciti a colmare, a maggior ragione in un girone altamente competitivo come quello toscano. Abbiamo avuti molti bassi e pochi alti, pochissima continuità, e arrivati in fondo gli infortuni hanno fatto la loro parte. Smaltita la normale amarezza, però, abbiamo ritrovato subito l’entusiasmo per ripartire. Nella consapevolezza che la serie C sarà un campionato altrettanto impegnativo, al quale dovremo approcciarci con grande attenzione e tanta solidità. Guai a sottovalutare una categoria per il semplice fatto di essere reduci da due anni al piano di sopra: credo che le prime squadre dello scorso torneo di serie C non avessero niente di meno rispetto a noi. Quindi dovremo lavorare sodo e, prima ancora, creare un gruppo solido. E questo, a mio avviso, è un obiettivo che possiamo raggiungere soltanto intorno ad un progetto tecnico ben preciso, che dovrà rappresentare il vero collante dell’intera struttura”.
RICCARDO PALUDI: LA CARRIERA
Dopo lunghi trascorsi da giocatore, che lo vedono protagonista in serie B e A2 tra Firenze e Pistoia, e durante i quali ottiene, tra l’altro, il Fiorino d’Oro come sportivo toscano dell’anno nel 1984, Paludi intraprende la carriera di allenatore a Valdisieve, dove resta quattro stagioni ed ottiene la promozione in serie C. Seguono le panchine a Poggibonsi, Certaldo, e una lunga esperienza alla Pallacanestro Empoli, dove vince nuovamente il campionato di serie C. All’avventura laniera sulla panchina di Prato in B2, fa eco quella fiorentina in B1 sponda Pallacanestro Firenze, come assistente di Riccardo Paolini, preludio al ritorno in casa Pallacanestro Empoli dove conclude un’esperienza durata ben otto anni. Si arriva così alla storia recente: nel 2019 la chiamata di Montevarchi, dove resta per sei stagioni, nell’ultima delle quali vince 25 delle 26 partite disputate sfiorando la promozione in serie B Interregionale.
A lui il benvenuto in casa Abc, certi che saprà portare esperienza, competenza ed entusiasmo al nuovo corso gialloblu.
Camilla Trillò
Ufficio Stampa
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