About

Breaking News

L’SVB perde il suo capitano: Venucci lascia il basket giocato....... ma non lascia l'SVB

È quindi ufficiale: dalla prossima stagione Iacopo Venucci non vestirà più la canotta biancorossa. Ma non sarà un vero addio al parquet, l’ex giocatore sanvincenzino infatti continuerà la sua crescita professionale da allenatore nello staff tecnico della società. Classe 1990, sanvincenzino doc, all’età di 17 anni e con alle spalle un campionato under16 nazionale a Donoratico e un titolo regionale col Basket San Vincenzo fa la sua prima stagione da aggregato con la prima squadra. Da lì in avanti il suo cuore sarà solo per l’SVB. Un attaccamento che negli ultimi è stato premiato affidandogli il ruolo di capitano, per lui un’enorme soddisfazione. La decisione è stata maturata durante tutta l’ultima stagione ma è stata annunciata in modo chiaro alla società già dopo i festeggiamenti della promozione in serie C. Iacopo come detto prima rimarrà nella nostra società e lavorerà comunque sul campo dedicandosi alla crescita dei nostri giovani. Già il prossimo si prospetta per lui un anno molto impegnativo ma allo stesso tempo pieno di soddisfazioni personali, ricoprirà infatti ruoli importanti: oltre ad allenare l’under 18 elite sarà assistente dell’under16 eccellenza , campionato di livello nazionale, e ricoprirà anche la carica di vice coach con la squadra che parteciperà alla C Silver 2016/2017. Ecco un estratto della nostra intervista: -Ciao Popo, lasci il basket giocato per prendere in mano la lavagnetta e gettarti nella carriera da allenatore in modo definitivo. Quanto è dura smettere di giocare dopo aver conquistato nuovamente la C con la maglia dell’SVB? “Da un po’ di anni ormai riflettevo sul fatto di smettere con il "basket giocato", perciò questa, che può risultare una scelta sofferta, è stata per me la cosa più spontanea da fare. L'aver conquistato nuovamente la C con la maglia SVB non fa altro che farmi distaccare dal' "aver la palla in mano" con un piacevole sorriso. Non nego che, dentro di me sapevo poteva essere il mio ultimo anno e chiuderlo con una vittoria era un mio obiettivo.” -Di cosa vai orgoglioso della tua carriera da giocatore e cosa rimpiangi? “Non mi sono mai reputato un "giocatore" partiamo da questo presupposto. La cosa di cui vado orgoglioso, ma che, per alcuni giocatori può risultare un rimpianto è l'aver provato sempre a vincere con questa maglia. Un attaccamento viscerale. Un principio che proverò a trasmettere anche ai miei giocatori.” -L’anno che reputi il migliore o il più bello? “Diciamo che non ho un anno in particolare ma ricorderò per sempre due momenti. Il primo è quando da capitano portai, nel 2009/10, l'under 21 di San Vincenzo a far parte di un concentramento interzona (prima volta nella storia della società) a Rovigo. Il secondo riguarda la vittoria dell'allora serie C2 nel 2010/11. In particolar modo gara 2 a Pistoia, essendo sotto 1 a 0, pareggiammo la serie e tirai fuori una delle mie migliori prestazioni balistiche”. E poi gara 3 ricordiamo tutti come andò a finire. -Cosa ti aspetti d’ora in poi e quali sono le aspettative già per la prossima stagione? “Non so cosa succederà ma sono sicuro di quello che sono pronto a dare: mentalità, etica per il lavoro, forza del gruppo. Credo siano 3 fattori dalla quale non si possa prescindere sia nel giovanile che tra i senior. Per quanto riguarda le mie aspettative per la prossima stagione credo mi sia stata data una grande opportunità: affrontare 3 realtà diverse nell'arco della solita stagione. Quindi non posso far altro che provare ad apprendere più cose possibili dai miei colleghi per arricchire il mio bagaglio personale e poi riportarlo sul campo.” Parola di Coach Venucci