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McGee: "Dobbiamo lottare duramente, tutti insieme"

Il numero 3 biancorosso analizza la prima parte di stagione della squadra: "Successe tante cose imprevedibili, ma adesso stiamo ritrovando i giusti equilibri. Ognuno deve sapere che può dare il proprio contributo". Tempo di primi bilanci in casa The Flexx. Con il campionato giunto al giro di boa (domenica inizia il girone di ritorno con l'importantissima sfida interna contro Capo d'Orlando), è d'obbligo parlare della prima metà di stagione. Lo fa Tyrus McGee, che nella consueta conferenza stampa del mercoledì così analizza le prime quindici giornate: "Abbiamo iniziato molto bene, sin dalla pre-season, poi purtroppo sono iniziati i problemi. Purtroppo nel basket, come nella vita, tante cose sono impossibili da prevedere: il mio infortunio, poi quello di Sanadze, i vari problemi di aggiustamente del roster, il ritiro di Gordon... Insomma tante cose non sono andate come volevamo -spiega il numero 3 biancorosso- ma adesso è il momento di invertire la rotta. Dobbiamo lottare con durezza, e soprattutto farlo da squadra: domenica ci aspetta la prima di una serie di partite molto importanti e la squadra deve essere pronta. E' quello che ci diciamo nello spogliatoio ed è quello che tutti vogliamo. C'è stato bisogno naturalmente di tempo per ritrovare i giusti equilibri, ma adesso direi che ci siamo". Proprio il suo infortunio è stato, senza dubbio, uno dei motivi di una prima parte di campionato così sofferta: "Stare fermo un mese e mezzo non è facile -ammette McGee- anche perché diciamo che solo da qualche giorno mi sento davvero al 100% della condizione. So benissimo che sono arrivato qua con delle responsabilità ben precise, e non mi spaventa certo il ruolo di leader, ma quello che secondo me è importante capire è che in una squadra tutti possono dare un contributo importante. L'obiettivo per la seconda parte di stagione è anche questo: crescere come gruppo. Poi è chiaro che personalmente sono convinto di poter fare tutto quello per cui sono arrivato qua: ovviamente so benissimo che anche la mia esperienza, oltre ai punti realizzati, può essere utile a tutti, anche se ogni stagione è diversa dalla precedente". McGee parla poi del suo rapporto con i compagni e con il coach: "Sto bene qua. Siamo un gruppo vero, dentro e fuori dal campo: in questo senso il contributo che dà un capitano come Moore è secondo me fondamentale, perché Ronnie oltre a essere un esempio sa anche trasmettere quella positività che un capitano deve sempre essere in grado di infondere ai compagni. Anche con il coach -prosegue l'ex-giocatore di Venezia- ho un ottimo rapporto: Esposito è una persona molto diretta, che non ti nasconde la realtà, per quanto complicata possa apparire. Si vede che anche da giocatore era abituato a lottare con grande determinazione in campo ed è quello che cerca di trasmetterci giorno dopo giorno". Chiusura con una battuta sul metro arbitrale: "I falli purtroppo hanno condizionato spesso il mio minutaggio durante le partite -sospira McGee- ma devo dire che a volte i fischi arbitrali sono stati abbastanza difficili da capire. Il basket è uno sport fisico, di contatto: mi piacerebbe ci venisse permesso di giocare di più, a volte anche in maniera aggressiva, se necessario. E questo a volte invece spesso mi rendo conto che non sia possibile"...