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Gema torna da Alba con i due punti (74-78)


Vittoria sofferta ma importantissima: decisivi Savoldelli, Marengo e Laganà
La Gema non vinceva fuori casa da ottobre, e contro il fanalino di coda Langhe Roero non poteva esimersi dal ritrovare il referto rosa anche lontano dal Palaterme: missione compiuta, ma quanta fatica per i ragazzi di coach Angelucci (74-78), che hanno messo la freccia solo nel finale di partita grazie ai liberi di Marengo e Laganà, e grazie anche ad un regalo di Makke, che consegna la rimessa direttamente nelle mani di Di Pizzo con 11” da giocare e il punteggio sul 73-74. Una prestazione non proprio spumeggiante per i rossoblù, che di buono possono prendere solo i due punti. Langhe si piazza subito a zona sfidando la Gema nel tiro da tre punti, adeguandosi poi a uomo quando Laganà prende palla. Dopo le schermaglie iniziali Savoldelli e Neri siglano il primo allungo Gema (15-21), Langhe risponde con un 6-0 chiuso da un jump di Lomele, che segue una tripla in transizione di Makke. La difesa Gema non è ermetica e i giovani piemontesi provano ad alzare il ritmo, ma forzano un paio di tiri e Montecatini ne approfitta per chiudere in leggero vantaggio la prima frazione, con Laganà e Di Pizzo autori di 14 su 22 punti totali della squadra rossoblù. Nel secondo quarto la squadra di casa prende in mano la partita attaccando il canestro e affidandosi all’estro di Lomele, Makke e Corgnati. La Gema si sconnette dalla partita forzando in attacco mandando su tutte le furie coach Angelucci, che prova a scuotere i suoi frullando cambi e passando a zona. Corgnati lavora bene anche in difesa appiccandosi a Laganà e Langhe sale a +7 (40-33) su una Gema in completa confusione, che subisce in tutte le zone del campo, segna solo 13 punti nel secondo quarto e soprattutto ne subisce 44 dal peggior attacco del girone. La reazione dei termali non può non arrivare e porta la firma di capitan Marengo, che suona la carica con una tripla, rimbalzi e tanta energia sui due lati del campo: parziale di 2-12 e Gema e rientra in partita nel punteggio e nella testa. Anche Duranti, dopo un paio di imprecisioni, timbra la tripla che porta la Gema al massimo vantaggio (51-58) proprio in occasione della terza sirena. L’ultimo quarto è una battaglia senza esclusione di colpi, la Gema prova più volte l’allungo ma non riesce a trovare continuità in attacco, reggendo comunque il colpo in difesa. Le percentuali dei giovani piemontesi calano, l’ultimo sussulto è di Makke per la tripla del +3 (69-66), subito rintuzzata da una magia di Savoldelli. Ed è qui che la Gema trova la forza e la lucidità per il colpo di reni decisivo
LANGHE ROERO: Corgnati 19 (4/8, 3/6), Makke 18 (2/4, 4/9), Longo 8 (2/2 da due), Sirchia 6 (0/1, 2/4), Lomele 5 (1/2, 1/5), Cravero 4 (1/8, 0/3), Mobio 4 (1/3, 0/2), Obakhavbaye 4 (2/5), Manna 4 (1/4, 0/1), Castellino 2 (1/1, 0/1), Pecchenino ne. All.: Jacomuzzi.
Tiri liberi: 14/17. Rimbalzi: 41 (Cravero 9). Assist: 8 (Corgnati 4).
GEMA MONTECATINI: Laganà 21 (5/13, 1/5), Savoldelli 12 (1/3, 3/7), Marengo 12 (3/5, 1/3), Di Pizzo 11 (4/5), Digno 7 (3/4, 0/2), Neri 5 (1/3 da tre), Infante 4 (0/1, 0/1), Duranti 4 (0/3, 1/4), Molteni 2 (1/4), Ghiarè, Albelli ne, Cellerini ne. All.: Angelucci.
Tiri liberi: 23/30. Rimbalzi: 40 (Marengo 9). Assist: 9 (Savoldelli 4)
ARBITRI: Bergami di Forlì e Rodi di Vicenza
PARZIALI: 22-24, 44-37, 51-58

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