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Maginot Siena – Cantini Lorano Srl Jokers Basket 88 – 61


Approccio al match più che positivo per la Cantini Lorano s.r.l. Jokers Basket che però è costretta a cedere il passo ai padroni di casa di Maginot Siena, che alla lunga emerge chiudendo ogni discorso negli ultimi 10 minuti.
DIVISIONE 1 – 11º RITORNO
Sabato 23 Marzo 2024 @ PalaVivaldi
MAGINOT SIENA-JOKERS BASKET 88-61
(15-22, 29-28, 57-48, 88-61)
MAGINOT SIENA Cannoni 14, Imbrò 13, Bianchi 8, Chierchini 2, Bartelloni, Bruttini 16, Chellini 15, Falchi 10, Morelli 8, Motta 2. Coach: Papi Ass. Rossi e Giannetti
CANTINI LORANO SRL JOKERS BASKET Pazzagli 10, Coli 9, Ristori 6, Mica 5, Zivojinovic 1, Margheri 9, Carli 7, Garma 6, Balleggi 4, Gronchi 3, Frosini 1, Nencioni. Coach: Armellini Ass. Perrotta
Parziali: 15-22, 29-28, 57-48, 88-61.
Arbitri: Filipovic di Siena e Signori di Piombino (LI)
Audace avvio da parte degli ospiti che non si fanno intimorire dalle due bombe di Imbrò, che cerca subito di timbrare il cartellino dalla lunga distanza per Siena. Di fatto, questi due acuti rappresentano quasi il 100% delle conclusioni vincenti dei padroni di casa, che spesso sbattono sul giovane muro dei Jokers, i quali, dopo una partenza sordina, come un diesel, emergono piano piano, prima con Coli in penetrazione e successivamente con Pazzagli con un floater. Ma sono solo le prove generali di una fuga giallo-blu che, nel cuore del periodo, si materializza proprio con gli stessi attori, letali dalla distanza. Sì, perché dopo una penetrazione mano destra di Mica che gli frutta un fallo e canestro, ma soprattutto il sorpasso dei Jokers, proprio gli stessi Coli e Pazzagli puniscono da lontano con dei +3, ai quali ci stiamo sempre più piacevolmente abituando, che spaccano in due la partita. Con il n.30 che conduce la transizione e che poi trova lo scarico per il compagno, Siena è costretta a correre ai ripari, chiamando un minuto per spezzare il ritmo giallo-blu. Tuttavia, alla ripresa del gioco, gli ospiti non accennano a fermarsi, dando continuità a quel bel gioco mostrato nell’ultima uscita in casa, giocando con tutti gli interpreti e distribuendo i punti nelle mani sempre di nuovi interpreti. Negli ultimi due giri d’orologio, è il turno di Margheri che, alzatosi dalla panchina, risponde subito ad un tentativo di riavvicinamento dell’altro subentrato Bruttini, gelando il PalaVivaldi con 7 punti, margine che persisterà fino alla fine, tra i quali spicca un rimbalzo offensivo che gli consente di appoggiare subendo anche fallo. I primi dieci di gioco dunque vedono gli ospiti condurre sul 15-22. Dopo un gioco veloce con una perfetta conduzione palla sul perimetro nel primo quarto, segue un secondo quarto che purtroppo non conferma quanto di buono visto inizialmente. Il principio di crisi si osserva subito nei primi due minuti del periodo quando le conclusioni da lontano non entrano nonostante l’ottimo lavoro di rifinitura di Ristori, che in mezzo all’area riesce a lavorare molti palloni senza trovare però lo spazio per girarsi, vista la fisicità senese. Morelli trova nuova linfa offensiva per i suoi con due tagli in mezzo all’area che mandano in tilt la difesa giallo-blu, che adesso deve riassettarsi. Su un buon recupero di Coli, che era andato in raddoppio a caccia del pallone, si innesca un contropiede concretizzato dal tiro dalla media distanza di Carli, che in transizione prova a dare una scossa ai suoi. C’è bisogno di ritrovare quella velocità, quella lucidità di scelte in avanti, ma adesso i padroni di casa fanno sul serio e l’unico modo per aggiungere punti e muovere i tabellini è quello di forzare la giocata, come nel caso della bomba di Garma, che è sì di pregevole fattura ma che non risolve le cose dal momento che adesso gli ospiti sono a contatto. L’aggancio arriva proprio sul finale con la tripla di Bianchi, che dall’angolino non sbaglia. Con i liberi a cronometro fermo, i due n.12 hanno adesso l’opportunità di chiudere in avanti il primo tempo. Il risultato? Imbrò fa due su due mentre Zivojinovic raccoglie metà della posta in palio e si va dunque a riposo sul 29-28. Attaccare l’area, questo è il leitmotiv del secondo tempo a tinte giallo-blu. Con le percentuali che dalla distanza si sono abbassate, è necessario trovare ed affidarsi a chi può risolvere una partita, anche solo grazie alle sue abilità nello svitarsi sotto canestro ed appoggiare. E questo è il biglietto da visita di Ristori, che finalmente si sblocca dopo aver poco prima mandato a canestro Mica, che aveva sciolto gli indugi. Si entra ora in una fase di gioco concitata, dal momento che Siena non accenna a lasciare il pallino del gioco agli avversari e con dei contropiede letali si ripresenta davanti, stavolta con Cannoni che, da tre, non sbaglia. La distanza è minima e il buon ritmo sotto canestro con cui gli ospiti attaccano il ferro profuma di nuovo vantaggio. Vantaggio che viene preso di forza dalla giocata di Ristori, a cinque dal termine, che si gira in mezzo a due trovando poi una conclusione impossibile in allontanamento che gli vale anche un and-1. A dare sostanza a questo vantaggio ci avevano pensato ancora Margheri e Pazzagli, tra i più positivi in questo secondo quarto. Dopo un time-out però, i padroni di casa cercano tuttavia nuove soluzioni mettendo sul piatto la priorità fisicità espressa con Chellini, che risponde al capitano dei Jokers con una giocata che vale tre punti molto simile. Un break di 6 lunghezze per Siena, fatto ancora da inserimenti letali in mezzo all’area, complica la situazione. E, quando il risultato sembra ormai compromesso con un +11 avversario, Carli interrompe il digiuno trovando prima un piazzato dalla media distanza, ma soprattutto poi una tripla che nelle ultime battute del gioco vale oro per poter rimanere attaccati al treno sul 57-48. L’ultima frazione di gioco potrebbe in qualche modo ribaltare le sorti del match, con i giallo-blu che hanno i mezzi a propria disposizione per farlo. Non è infatti un approccio arrendevole quello dei ragazzi di Armellini e Perrotta, che nei primi giri d’orologio cercano subito di seguire gli schemi tattici per poter ferire un avversario più che solido. Balleggi scappa in contropiede ed appoggia subito per i punti numero 3 e numero 4 della sua partita, ma Siena prova subito a mettere in chiaro le cose velocizzando il gioco e concretizzando ogni azione possibile. I falli e canestri di Chellini e Bianchi permettono ai padroni di casa di trovare la doppia cifra di vantaggio e scavalcarla ampiamente. Dall’altra parte, anche la sfortuna si mette di mezzo ad un gruppo che prova in ogni modo a non gettare la spugna. Solo al terzo tentativo infatti entra la palla del +3, firmato da Pazzagli, che aveva cercato di dare sostanza ad una reazione nata dall’and-1 di Gronchi. Ma c’è ormai poco da fare: Maginot non accenna a guardarsi dietro e fare i calcoli, gestendo il punteggio, anzi continua a cavalcare l’onda positiva fatta anche da conclusioni da tre come quella di Bianchi, che si dimostra una spina nel fianco non solo quando cerca di attaccare l’area. Gli ultimi minuti non hanno molto da raccontare, con un punteggio ormai compromesso che matura poi sull’88-61.

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